IT:
Dopo 27 anni, il designer belga Raf Simons ha deciso di mettere un punto alla storia del suo omonimo brand, per dedicarsi esclusivamente alla direzione artistica della maison italiana Prada.
L’annuncio è arrivato tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram, lasciando tutti senza parole: “La collezione Primavera/Estate 2023 è la conclusione di un viaggio straordinario durato 27 anni e l’ultimo capitolo del brand Raf Simons“, si legge nel post.

Con questo post si chiude un capitolo della storia della moda, iniziato nel 1995, faro illuminante per la moda maschile e per la cultura giovanile pop, la sua estetica ha ereditato tradizione e il senso di ribellione dei sei stilisti di Anversa; Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Dirk Bikkembergs, Walter Van Beirendonck, Dirk Van Saene e Marina Yee, del collettivo The Antwerp Six, che teorizzavano uno stile minimalista e concettuale.
Classe 1968, Simons ha iniziato, come designer di mobili, prima di intraprendere uno stage nello studio di Walter Van Beirendonck, uno dei cosiddetti Antwerp Six.
Amante dell’arte contemporanea, attratto dallo street e dalle persone, era interessato a mostrare il suo atteggiamento, il suo passato, presente e futuro più che abiti e collezioni “Uso i ricordi e le visioni del futuro e cerco di collocarli nel mondo di oggi”.

Nel 2005 il gruppo Prada, che all’epoca controllava Jil Sander, nomina Raf Simons come direttore creativo della maison e diretto successore della leggendaria stilista tedesca.
Il designer non aveva mai disegnato abiti da donna, ma la sua raffinata estetica e la sua visione contemporanea era perfettamente in linea con quella di Sander, infatti il brand Jil Sander diventa sinonimo di sartorialità e minimalismo, la critica americana Cathy Horyn definì l’ultima collezione di Raf Simons per Jil Sander semplicemente perfetta.

Nel 2012 Simons viene chiamato a dirigere Christian Dior, qui inizia la genesi della sua esperienza in Haute Couture, nel 2016 Raf Simons vola oltre oceano per assumere il ruolo di direttore creativo di Calvin Klein, con il compito di rinnovare l’immagine di un brand pop.
Poi l’incontro con Miuccia Prada, con la quale collabora dal 2020, con il passare delle stagioni, i due designer hanno saputo unire i propri codici estetici e visivi, trovando una sinergia perfetta.

Il motivo della chiusura non è stato specificato ma i rumors non sono mancati; c’è chi afferma che la stilista sia pronta ad abbandonare il suo ruolo, lasciando l’eredità allo stilista belga, che conclude il suo post ringraziando tutti per questi lunghi anni “Grazie a tutti, per aver creduto nella mia visione e in me“.
EN:
After 27 years, the Belgian designer Raf Simons has decided to put a point on the history of his eponymous brand, to devote himself exclusively to the artistic direction of the Italian fashion house Prada .
The announcement came via a post published on his Instagram profile, leaving everyone speechless: “ The Spring / Summer 2023 collection is the conclusion of an extraordinary journey that lasted 27 years and the latest chapter of the Raf brand Simons “, reads the post.
This post closes a chapter in the history of fashion, begun in 1995, an illuminating beacon for men’s fashion and pop youth culture, its aesthetic has inherited the tradition and sense of rebellion of the six Antwerp designers; Ann Demeulemeester , Dries Van Noten , Dirk Bikkembergs , Walter Van Beirendonck , Dirk Van Saene and Marina Yee , of the collective The Antwerp Six, who theorized a minimalist and conceptual style.
Born in 1968, Simons started out as a furniture designer before undertaking an internship in the studio of Walter Van Beirendonck , one of the so-called Antwerp Six .
A lover of contemporary art, attracted to the street and people, he was interested in showing his attitude, his past, present and future more than clothes and collections “ I use memories and visions of the future and look for to place them in today’s world ”.