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Lo chiamavano il Re Mida della moda, Virgil Abloh si è spento a soli 41 anni dopo una lunga battaglia contro una terribile malattia. Malato da due anni, l’eclettico e geniale fondatore di Off-White, designer della collezione maschile di Louis Vuitton, lascia un vuoto incolmabile “Siamo sotto choc”, ha dichiarato il presidente di LVMH Bernard Arnault “Virgil non era solo un genio è un visionario ma era anche un uomo con una bella anima e di grande saggezza. La famiglia di LVMH si unisce a me in questo momento di grande dolore”.
Nato nel 1980 a Chicago, in una famiglia di origini ghanesi, dopo la laurea in Ingegneria civile, si specializza in Architettura all’Illinois Technology Institute.
Nel 2002 l’incontro fortunato con Kanye West, John Monopoly, manager del cantante, lo assume per occuparsi del merchandising del rapper americano. La loro diventerà una amicizia indissolubile, una alleanza lavorativa, una unione di intenti, rafforzata anche da un periodo di stage da Fendi nel 2009, ma Virgil è a fianco di Kanye anche per la label Yeezy, senza contare che è stato anche direttore creativo dell’agenzia del rapper, Donda.
Ma le collaborazioni si spingono oltre, coinvolgendo artisti e designer come Nick Knight, Riccardo Tisci, Kim Jones, Takashi Murakami, Olivier Rousteing e George Condo. Virgil amava la moda, la musica, talvolta si divertiva a fare il deejay, l’arte, era un artista a tutto tondo. Nel 2013 lancia il brand Off White, rielaborando in chiave mix and match il fashion e lo streetwear, un anno dopo aver creato la sua prima etichetta Pyrex Vision. Il mondo Off White è un grande contenitore che avvolge l’uomo, la donna ed accessori, non è un caso , dal suo debutto, Off-White ha attirato un fenomenale seguito social, partendo da 569mila follower in una sola settimana (ora sono quasi 11 milioni) e ritagliandosi un posto nel programma ufficiale della settimana della moda parigina.
Nel 2015, in quanto finalista dell’Lvmh Prize, il brand entra nelle grazie del gruppo francese, che lo scorso luglio ne è diventato l’azionista di maggioranza. Nel 2018 Abloh viene nominato direttore creativo di Louis Vuitton Uomo ed è incluso da Time tra le 100 persone più influenti al mondo. Virgil aveva un modo di vedere la moda maschile: inclusivo e funzionale. Cool, nel più vero senso del termine: cioè fresco, differente da quello su cui la moda uomo aveva puntato fino ad allora.
Numerose le sue capsule collection di successo, da Moncler a Jimmy Choo, Undercover, passando per Rimowa, Evian, Supreme e IKEA, era sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Recentemente aveva istituito una borsa di studio per giovani designer neri ed era stato nominato advisor su questo tema nel board di Lvmh.
Fin dal 2019, anno in cui si era preso un semestre sabbatico lavorando in smartworking, Virgil Abloh ha combattuto coraggiosamente un angiosarcoma cardiaco, forma di cancro rara e aggressiva, scegliendo di affrontare la sua battaglia in privato, sottoponendosi a trattamenti impegnativi senza perdere l’ottimismo e senza lasciare da parte i suoi progetti, vissuti sempre all’insegna dell’apertura, dell’inclusione e dell’impegno per una maggiore uguaglianza nell’arte e nel design.
Virgil torna pieno di speranze con la prima fatica post-lockdown, con il cortometraggio intitolato Zoooom with friends: una sfilata di moda sui generis, che vede protagonista un colorato gruppo di animali per la linea Primavera-Estate 2021, ripreso poi dal vivo il 6 agosto a Shanghai.
Per la collezione Autunno Inverno 2021/2022, aveva realizzato una performance artistica multi-disciplinare espressa attraverso poesia, danza e musica, catturata tra Parigi e un villaggio sulle montagne svizzere, ispirata al saggio del 1953 di James Baldwin Stranger in the Village. Un libro sul parallelismo tra l’esperienza dello scrittore come visitatore afroamericano nel villaggio di Leukerbad negli anni ’50, l’unica persona di colore, e la sua vita come cittadino nero d’America. Infine, l’ultimo show firmato dal designer, la collezione Primavera Estate 2022, ispirata all’Amen Break, un assolo di batteria del 1969 diventato un elemento fondante dell’hip-hop e campionato migliaia di volte.
Lascia la moglie Shannon, i figli Lowe e Grey, la sorella Edwina, i genitori Eunice e Nee.
Tutto il mondo ne piange la scomparsa, tanti messaggi di cordoglio via social da stilisti ed amici, ma soprattutto da tanta gente comune che in lui ha visto la speranza di arrivare.
Alessandro Michele in un bellissimo post via Instagram gli augura che la sua gentilezza possa illuminare il mondo degli angeli e conclude con la frase: “Ci reincontreremo”.
Pierpaolo Piccioli posta una foto insieme a lui, “un giovane uomo di immenso talento, un designer, un padre, un artista, pieno di vita e creatività, che ha cambiato le regole del gioco nella moda con la sua umanità disruptive e la curiosità”. Anche la sua amica Donatella Versace scrive “Virgil, mi sento persa e non ho parole , il mondo si è privato di una fashion superstar. Un innovatore. Un creatore che entrerà nei libri di storia. Penso ai tuoi cari in questo tragico giorno. Ti voglio bene”.
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EN:
They called him the King Midas of fashion, Virgil Abloh passed away at just 41 years old after a long battle against a terrible disease. Sick for two years, the eclectic and brilliant founder of Off-White, designer of the Louis Vuitton men’s collection, leaves an unbridgeable void “We are in shock”, declared LVMH president Bernard Arnault “Virgil was not just a genius is a visionary but he was also a man with a beautiful soul and great wisdom. The LVMH family joins me in this time of great pain.”
Born in 1980 in Chicago, into a family of Ghanaian origins, after graduating in Civil Engineering, he specialized in Architecture at the Illinois Technology Institute.
In 2002, the lucky meeting with Kanye West, John Monopoly, manager of the singer, hires him to take care of the merchandising of the American rapper. Theirs will become an indissoluble friendship, a working alliance, a union of intentions, also strengthened by a period of internship at Fendi in 2009, but Virgil is alongside Kanye also for the Yeezy label, not to mention that he was also creative director of the rapper’s agency, Donda.
But the collaborations go further, involving artists and designers such as Nick Knight, Riccardo Tisci, Kim Jones, Takashi Murakami, Olivier Rousteing and George Condo. Virgil loved fashion, music, sometimes he enjoyed being a deejay, art, he was a well-rounded artist. In 2013 he launched the Off White brand, reworking fashion and streetwear in a mix and match key, one year after creating his first Pyrex Vision label. The Off White world is a large container that envelops men, women and accessories, it is no coincidence, since its debut, Off-White has attracted a phenomenal social following, starting from 569 thousand followers in a single week (now they are almost 11 million) and carving out a place in the official program of the Paris Fashion Week.
In 2015, as a finalist of the LVMH Prize, the brand entered the favor of the French group, which last July became the majority shareholder. In 2018 Abloh was appointed creative director of Louis Vuitton Men and is included by Time among the 100 most influential people in the world. Virgil had a way of seeing men’s fashion: inclusive and functional. Cool, in the truest sense of the term: that is, fresh, different from what men’s fashion had focused on until then.
His successful capsule collections are numerous, from Moncler to Jimmy Choo, Undercover, through Rimowa, Evian, Supreme and IKEA, he was always looking for new stimuli.
Since 2019, the year in which he took a sabbatical semester working in smartworking, Virgil Abloh has bravely fought a cardiac angiosarcoma, a rare and aggressive form of cancer, choosing to face his battle in private, undergoing demanding treatments without losing his optimism and without leaving aside his projects, always lived in the name of openness, inclusion and commitment to greater equality in art and design.
Virgil returns full of hope with the first post-lockdown effort, with the short film called Zoooom with friends: a sui generis fashion show, starring a colorful group of animals for the Spring-Summer 2021 line, then filmed live on 6 August in Shanghai.
For the Fall Winter 2021/2022 collection, he created a multi-disciplinary artistic performance expressed through poetry, dance and music, captured between Paris and a village in the Swiss mountains, inspired by James Baldwin’s 1953 essay Stranger in the Village. A book about the parallels between the writer’s experience as an African American visitor in the village of Leukerbad in the 1950s, the only black person, and his life as a black citizen of America. Finally, the latest show signed by the designer, the Spring Summer 2022 collection, inspired by the Amen Break, a 1969 drum solo that has become a cornerstone of hip-hop and sampled thousands of times.
He leaves behind his wife Shannon, his children Lowe and Gray, sister Edwina, parents Eunice and Nee.
The whole world mourns his death, many messages of condolence via social media from designers and friends, but above all from many ordinary people who saw the hope of arriving in him.
Alessandro Michele in a beautiful post via Instagram wishes him that his kindness can illuminate the world of angels and concludes with the sentence: “We will meet again”.
Pierpaolo Piccioli posts a photo with him, “a young man of immense talent, a designer, a father, an artist, full of life and creativity, who has changed the rules of the game in fashion with his disruptive humanity and curiosity”. Her friend Donatella Versace also writes “Virgil, I feel lost and I have no words, the world has deprived itself of a fashion superstar. An innovator. A creator who will enter the history books. I think of your loved ones on this tragic day. Love you”.
delibertimagazine.com 